Non Dimenticate l'ospitalità“NON DIMENTICATE L’OSPITALITÀ” (Eb 13,2).
La carità genera cultura Messaggio del Card. Arcivescovo Scola per la GIORNATA DIOCESANA CARITAS
Carissimi,
è sempre per me motivo di gioia potermi rivolgere in particolare a voi, responsabili e volontari impegnati nelle Caritas della nostra Chiesa ambrosiana in occasione della Giornata diocesana della Caritas che si celebra il prossimo 6 novembre, nella solennità del Signore Gesù Cristo Re dell’universo.
In questa occasione vorrei brevemente soffermarmi su tre aspetti che in qualche modo caratterizzano la proposta di Caritas per questo anno pastorale e che si intrecciano tra di loro. Anzitutto il rapporto tra carità e cultura. Ho già evidenziato questo aspetto nella Lettera pastorale “Educarsi al pensiero di Cristo”, ma è evidente che una riflessione non potrà mai dirsi compiuta.
Per questo ho invitato ad approfondire la Lettera Pastorale consegnata lo scorso anno.
Dovremmo sempre più chiederci qual è la nostra visione dell’uomo e del mondo avendo il coraggio di interrogare le nostre azioni, i nostri gesti, le stesse opere di cui sono ricche le nostre comunità. Questa ricchezza dovrebbe divenire capace di contagiare la nostra stessa vita e quella di chi ci sta accanto manifestando un nuovo modo di vivere i rapporti con gli altri e con il mondo, aprendosi alle sfide che la fase storica che stiamo vivendo porta con sé, vincendo la paura e la tentazione della chiusura.
Tra pochi giorni si concluderà il Giubileo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco.
L’auspicio è che la Misericordia divenga il criterio per affrontare il quotidiano, il nuovo paradigma su cui costruire le nostre relazioni, la nostra convivenza sociale e civile.
Come ho sottolineato nelle Indicazioni per Educarsi al pensiero di Cristo: «La risposta alla misericordia di Dio diventa così opera. Vogliamo per questo accogliere l’invito del Santo Padre a far fiorire sempre più opere di misericordia che educhino a farsi carico delle povertà, antiche e nuove, così diffuse anche sul nostro territorio.
Ad esempio, iniziative come l’accoglienza diffusa ed equilibrata di immigrati nelle parrocchie ed in altre realtà generano un vero e proprio cambiamento di mentalità.
Ci invitano a guardare noi stessi e gli altri a partire dalle periferie esistenziali e geografiche, spalancandoci alla gratuità e facendoci meglio comprendere i limiti della nostra società sviluppata.
L’esercizio della carità, così vissuto, è generatore di cultura, intesa non in senso libresco, ma come frutto di esperienza».
Proprio su questo tema dell’ospitalità Caritas ha focalizzato l’attenzione ponendolo al centro degli strumenti che ha messo a disposizione delle comunità per la formazione e per la sensibilizzazione.
Diverse sono le parrocchie che si sono rese disponibili e stanno vivendo un’esperienza di accoglienza: l’auspicio è che molte altre si possano aggiungere. È però importante e oserei dire necessario che in tutte le comunità ci sia l’occasione di riflettere su questo tema così significativo.
E in questo voi operatori Caritas potete essere presenza preziosa per favorire un proficuo dialogo e contribuire alla crescita delle nostre comunità.
Nell’esprimere a ciascuno di voi il mio grazie per la vostra presenza, vi invito a non farvi prendere dallo scoraggiamento per la fatica del tempo che viviamo, ma a confidare nella presenza di Dio che anche oggi è all’opera tra noi. Con questo spirito, di cuore vi saluto e vi benedico.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 07 Novembre 2016 08:21)