Un Esempio di Santità al FemminileUN ESEMPIO DI SANTITA' AL FEMMINILE

La santità al femminile riceve in Febbraio belle celebrazioni Sante come Agata, Apollonia e Giuliana rimandano il ricordo delle Vergini Cristiane, martiri dei primi secoli, accomunate nella coraggiosa testimonianzadi fede ed esprimenti patrocini particolari. Santa Scolastica, sorella di S.Benedetto e patrona femminile del più importante ordine monastico, ci propone il fascino di una presenza discreta e potentissima che seppe ottenere dal cielo il fragore della tempesta in onore dello amore fraterno.
La Madonna di Lourdes anima le lodi popolari pre-quaresimali e dona le anticipazioni spirituali delle aure primaverili e del soprannaturale.
In questa santità al femminile, la quale riceve vario onore nel territorio diocesano, particolare menzione può farsi per Santa Giuliana.
Ella è una santa 'diocesana' dal momento che Cuma per tutto il medioevo ne ha conservato le spoglie e la memoria devozionale.
Fino al XIII secolo, infatti, la città flegrea fu sede episcopale autonoma e fu poi aggregata alla diocesi aversana.
La città di Frattamaggiore da quel periodo celebra la Santa come sua patrona principale insieme con S.Sosio, a testimonianza della sua leggenda d'origine che la vuole fondata da una componente di Miseno (IX sec.), sfuggita alle incursioni saracene, e da una componente di Cuma che portò poi la devozione giulianea.La Santità
La Santa fu martire a Nicomedia nel 304-305; ed ella diciottenne per amore della fede cristiana rinunciò al matrimonio con il prefetto Eleusio, e subì il martirio con il vescovo Antimo, santa Barbara ed altri santi.
Le sue spoglie furono venerate nella cattedrale di Cuma, oggi diruta, che le accolsero dopo il naufragio della nave che le conduceva verso Roma.
Nella Napoli bizantina, Santa Giuliana, figura giovanile bella e brillante ed esemplare modello di Vergine Cristiana, suscitò una grande devozione popolare che fu sostenuta dalla monache del monastero di Donnaromita, le quali vivevano secondo i dettami della Regola di S.Basilio.
Queste monache seguirono poi la Regola di S.Benedetto, e la devozione si estese ancora più in tutti i luoghi della cristianità ove viveva la testimonianza benedettina.
Dopo la distruzione di Cuma del 1207 la devozione alla santa registrò ulteriori esiti. Colonie di cumani fuggitivi portarono a Giugliano e a Frattamaggiore la devozione alla Santa, dedicandole chiese patronali.
La devozione per questa Santa, che tra l'altro è patrona delle partorienti, è una espressione del più antico cristianesimo della diocesi, ed è valorizzata oggi da riferimenti molteplici che attengono la spiritualità giovanile, l'ecumenismo e la storia locale ed agiografica.
 
 
(Dal Sito Web - "Pro Loco F. Durante di Frattamaggiore (NA)")

Ultimo aggiornamento (Domenica 06 Febbraio 2011 19:49)