IL CORAGGIO, UNO SE LO PUÒ DARE«Riconosciamo che la fiducia è la virtù doverosa di coloro che interpretano la vita come una vocazione.
È un dovere per noi tutti e in modo speciale per coloro che hanno responsabilità per il bene comune.
La fiducia è un dono che chiede di essere reciprocamente offerto.
Significa: volgere lo sguardo con benevolenza verso l’altro.
Fidarsi, avvicinandosi all’altro, mettere nelle mani dell’altro la propria speranza.
Esprimere gratitudine, credere alla promessa che l’altro è per te».
L’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, conclude così il Discorso alla Città, pronunciato nella Basilica di Sant’Ambrogio il 6 dicembre, alla vigilia della festa del Santo patrono.
Una riflessione che coglie nel profondo il contesto culturale e la qualità del dibattito pubblico, dove la paura diffusa come un’epidemia intacca le fondamenta del vivere civile e democratico: «Per una comunità, per una città, per un Paese la fiducia è una condizione irrinunciabile per una coesistenza pacifica delle persone, delle culture, delle religioni.
La fiducia è un atteggiamento necessario per affrontare le sfide di oggi e per andare verso il futuro.
La fiducia è l’antidoto per contrastare il declino della nostra civiltà.
La fiducia è il rimedio all’epidemia della paura».
Non poteva mancare un riferimento letterario ben presente a tutti: la figura di don Abbondio nei Promessi sposi.
Infatti il titolo del Discorso è «Il coraggio, uno se lo può dare.
Per una pratica della fiducia». «La mediocrità e la viltà possono essere giustificate e raccomandate come una forma di prudenza, come una pratica di realismo, come un consiglio per il quieto vivere – sottolinea l’Arcivescovo -.
La figura di don Abbondio nei Promessi sposi, nel dialogo imbarazzante con il cardinal Federigo, giustifica il proprio comportamento nell’esercizio del suo ministero di parroco e nella sua responsabilità pubblica: “Torno a dire, monsignore – rispose adunque – che avrò torto io… Il coraggio, uno non se lo può dare”».
Delpini ribalta il discorso: «Mentre don Abbondio crede di essere saggio pensando che il coraggio, uno non se lo può dare, specie in un contesto difficile di prepotenze, ingiustizie impunite, inaffidabilità delle istituzioni, noi crediamo che sia saggio darsi ragioni e condizioni per avere coraggio e praticare la fiducia».
L’Arcivescovo invita così a reagire alla mediocrità e alla rassegnazione, a partire da chi ha responsabilità pubbliche, ad affrontare di petto la paura. […]

dal Sito della Diocesi

Ultimo aggiornamento (Domenica 10 Dicembre 2023 19:03)