In FamigliaQuando si sentono certi fatti di cronaca, la domanda che spontaneamente ci sorge dal profondo è sempre quella: "Ma dove sono i suoi genitori?"
Poveri genitori! Sono il capro espiatorio di tutto! E forse meriterebbero rispetto, comprensione e soprattutto aiuto.
E' facile addossare le colpe, ma proviamo a considerare bene la vita di un genitore normale oggi: deve badare ai figli, deve correre al lavoro, deve tenere in ordine la casa, deve far quadrare il bilancio, deve tenere a bada la televisione,La Sacra Famiglia deve tenere sotto controllo il computer, deve fare la spesa, deve rispondere alla richieste della scuola, non può mancare quando è convocato dalla parrocchia per il catechismo del figlio, deve...
Ma quando ha modo di riposarsi un po? quando può dedicare un po' di tempo per sé, quando marito e moglie possono avere un attimo tutto per loro per dirsi e mostrare che si vogliono bene?
E poi, tanto per rincarare la dose: le bollette da pagare, le spese impreviste del condominio, la malattia della suocera o del deve fare la spesa, deve rispondere alla richieste della scuolapapà, e magari anche la poca intesa con il fratello o la sorella per la spartizione dell'eredità...
E allora: beato chi la famiglia non ce l'ha? No, assolutamente, perché la famiglia è ancora indispensabile, è ancora il fondamento, il nucleo costitutivo della società ed è lì che ancora oggi, nonostante tutto, si "cresce", si "impara" ad essere uomini, ad essere membri di una comunità.
Ecco perché lo Stato la deve considerare di più, deve favorire una convivenza serena, senza troppi pesi anche economici, creando abitazioni dignitose.
Forse si dà troppo per scontato che la famiglia "deve" fare questo e quest'altro, senza magari dargli i mezzi perché possa svolgere degnamente il suo compito all'interno della società.
La festa della S. Famiglia di Nazaret dice che anche Dio ha voluto avere un famiglia, perché Dio stesso è famiglia, è comunione d'amore.
La famiglia cristiana non è certamente migliore di tante altre, ma ha nella famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe un
modello impareggiabile, seguendo il quale può ancora oggi essere luogo di crescita umana e cristiana.

Don Mauro Radice