L'icona biblica scelta dal nostro arcivescovo per la Giornata del Seminario è tratta dalla chiamata del giovane ricco.
Penso che questo brano sia particolarmente caro ai seminaristi della nostra diocesi che lo incontrano alla vigilia della decisione di entrare in Seminario.
Gesù conosce le ricchezze del cuore di quel giovane che gli si accosta e gli propone di lasciare tutto per seguirlo e trovare così il compimento della sua felicità.
Sappiamo che la risposta non è positiva, l'evangelista ci racconta che questi se ne va via triste poiché aveva molti beni.
Appare qui una logica che per certi versi risulta assurda: occorre lasciare per guadagnare e chi trattieneGESU’ FISSO’ LO SGUARDO SU DI LUI, LO AMO’ rimane deluso e triste!
Tanti giovani hanno invece accolto l'invito di Gesù a lasciare tutto per mettersi in cammino con Lui.
Il seminario è il tempo in cui questo cammino si fa verifica, un cammino in cui si è accompagnati dalla Chiesa diocesana attraverso gli educatori e i fratelli che camminano insieme.
La persone che visitano il Seminario rimangono colpiti in genere da due aspetti: la fraternità e la serenità.
Penso che l'aspetto della vita fraterna, oltre alle fatiche che necessariamente comporta, sia soprattutto una grande consolazione; ci si sostiene nel cammino attraverso l'attenzione verso l'altro  e questo porta a una comunione profonda avvertibile dall'esterno.
Ecco che allora il cammino si fa sereno, senza ignorare le difficoltà, ma certi che la preghiera e il sostegno dei fratelli possano aiutare a superare anche le fatiche e la voglia di trattenere che portiamo nel cuore.
Sostenere il seminario diventa quindi innanzitutto pregare per il cammino di questi giovani affinché possano rispondere ogni giorno con gioia alla chiamata del Signore.

La Redazione di CdB Sette

Ultimo aggiornamento (Domenica 19 Settembre 2010 15:08)