Avevo FameIl documento conciliare Gaudium et Spes inizia con queste parole: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”.
La chiesa sembra dire al mondo: “D’ora in poi le tue gioie, o mondo, saranno le mie gioie, spartirò con te il pane amaro delle tue tristezze, mi lascerò coinvolgere dalle tue stesse speranze, e le tue angosce stringeranno pure a me la gola con identico groppo di paura”.
La giornata CARITAS, a conclusione delle GIORNATE EUCARISTICHE, mentre si celebra la festa liturgica di CRISTO RE è veramente una bella occasione per rivedere la dimensione caritativa della Parrocchia.
Gesù è stato chiaro (e ce lo ripete nel vangelo di oggi!) “Avevo fame…” e “l’avete fatto a me…”; il discepolo non può baipassare questo impegno e quindi tutta la comunità non può far finta di non sapere che molti stanno male.
Le case parrocchiali sono ogni giorno meta di tante persone che, in difficoltà, cercano un aiuto (e non sono solo extracomunitari!).
Già il Cardinale Martini diceva che le parrocchie non sono la Croce Rossa, ma in realtà è qui che ricevono, per quanto è possibile, una parola, un aiuto, un sostegno.
Dove esiste il Centro di Ascolto il lavoro di ascolto e di accoglienza non manca, ma sarebbe bene che altri volontari dessero una mano.
In un apposito volantino il Centro di Ascolto della nostra Comunità ha indicato le varie prestazioni e quanto è stato raccolto in particolare i viveri, con cui tante famiglie ricevono una boccata di ossigeno.
Il nostro obbiettivo è di fare sì che TUTTA LA COMUNITA’ si senta coinvolta nel compiere il bene e mi auguro che il Centro di Ascolto faccia sentire più spesso la sua voce nelle assemblee liturgiche al fine di stimolare tutti ad un maggior impegno caritativo.

La Redazione CdB Sette

 

Ultimo aggiornamento (Domenica 07 Novembre 2010 14:40)