Peseguiteranno Anche VoiGesù l’aveva detto bel chiaro: “se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”.
Da sempre i cristiani lo sanno e da sempre convivono con questa tremenda realtà.
Oggi, che siamo tutti molto più sensibili ai diritti umani, ci fa specie vedere fedeli che pregano serenamente nella propria chiesa e che improvvisamente si sentono oggetto di violenza, al punto che alcuni vengono uccisi.
E’ inevitabile che questo genera una reazione di rabbia e di violenza, che si è tradotta in violenti scontri di piazza tra cristiani e musulmani.
Che debbono fare i cristiani? Lasciarsi uccidere?
Reagire con altrettanta violenza? Rispondere al male con il perdono?
Gesù ha detto di amare i nemici e di porgere l’altra guancia, ma quando durante il processo una guardia del sommo Sacerdote lo colpì con uno schiaffo, ha avuto la calma di rispondere: “Se ho parlato male, dimostrami dove è il male, ma se ho parlato bene perché mi percuoti?”
In questo Gesù, ancora una volta, è maestro e ci insegna che nei rapporti è indispensabile il DIALOGO.
Il grande Paolo VI, che capiva i tempi, all’inizio del suo pontificato uscì con una meravigliosa enciclica Ecclesiam suam dove faceva capire lo stile del suo pontificato, ma anche lo stile della Chiesa e del cristiano immerso in questo tempo: avere il coraggio del dialogo!
E’ certamente la soluzione più difficile, ma anche la più costruttiva, perché permette di capire ciò che l’altro dice e si può così arrivare a delle conclusioni, magari non sempre condivise, ma certamente capite.
Oggi siamo a corto di DIALOGO, sembriamo tutti sordi, o meglio, ciascuno vive dentro il proprio guscio pensando di possedere la verità assoluta.
Gli scontri che vediamo a livello di culture diverse, di religioni diverse sono inammissibili oggi.
Tutti debbono avere la possibilità e lo spazio di vivere ed esprimere la loro fede.
Questo diritto nasce però da una intelligente educazione al confronto serio e pacato, si esprime nei rapporti dove non c’è sospetto e pregiudizio e lo si pratica quotidianamente in famiglia, nell’ambiente di lavoro, nella scuola imparando a superare l’istintività per porci di fronte a chiunque con umiltà, fermezza e tanta dolcezza!

Redazione CdB Sette

Ultimo aggiornamento (Giovedì 06 Gennaio 2011 14:32)