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La Fede in FamigliaEcco cosa dice il nostro Vescovo Card. Angelo Scola a propositi della fede in famiglia, nel suo piano per l’anno pastorale 2012-2013

I giorni del VII Incontro mondiale delle Famiglie (giugno 2012) hanno fatto risplendere la bellezza della vita familiare che la grazia del matrimonio rende possibile, nella fedeltà, nella fecondità, nel senso di responsabilità per l’educazione dei figli e per la costruzione di una società dal volto umano. La famiglia è la prima scuola della fede: per gli sposi anzitutto, chiamati a sostenersi vicendevolmente nell’affascinante strada della santità; per i figli generati alla vita dall’amore del padre  e della madre e dalla loro testimonianza; per i nonni testimoni della fecondità della storia delle generazioni.

Anche la vita di famiglia, nel cammino della fede è messa alla prova, è tentata. La tentazione della reticenza sulle ragioni del vivere e sulle responsabilità che vi sono connesse, forse per uno smarrimento delle generazione adulta, forse per una falsa idea di libertà, mette alla prova la fede. La tentazione di ridurre la pratica religiosa a una pratica individualistica che rende addirittura imbarazzante pregare insieme, richiamarsi gli appuntamenti proposti dalla comunità cristiana, e prima di tutto quello della Messa domenicale, mette alla prova la fede. La tentazione della rassegnazione e un modello di vita di convivenza esile, precario, sospeso all’emozione passionale e alla provvisorietà dei sentimenti, l’afasia che non sa esprimere la bellezza di un amore casto, di un fidanzamento serio, di un matrimonio cristiano, mette alla prova la fede. La tentazione di rinunciare ad un serio impegno educativo concedendosi facilmente alle mode, ai luoghi comuni, alle strategie e agli opportunismi del quotidiano, mette alla prova la fede.

L’Anno della fede si presenta come una straordinaria occasione di grazia per tutte le famiglie chiamate ad intensificare o a ritrovare la via delle fede. La fede nel Dio vicino avvolge di luce la vita quotidiana e incoraggia a percorrere la vie della riconciliazione che sa perseverare nella fedeltà anche attraverso le fatiche, le incomprensioni, gli errori, i peccati. Gli sposi che si amano e perseverano nell’amarsi, sperimentano la vita buona del Vangelo e, attraverso la loro testimonianza, svolgono l’irrinunciabile compito educativo, tanto prezioso quanto difficile, soprattutto oggi. In molti modi la comunità cristiana cerca di mostrarsi attenta anche alla storia concreta di molte famiglie segnate da difficoltà, da incomprensioni e da divisioni, da legami abbandonati e costruiti con altri, con tutti dolorosi contraccolpi che essi provocano soprattutto sui più piccoli e sui più deboli: la Chiesa testimonia che Dio è vicino a tutti, anche a chi ha il cuore ferito e, attraverso le tante forme di partecipazione e di coinvolgimento, invita tutti a sentirsi  a casa nella Chiesa, al di là di ogni pretesa e pregiudizio.

Card. Angelo Scola

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Ultimo aggiornamento (Domenica 27 Gennaio 2013 14:20)