L'Ulivo e il ProfumoE’ la domenica delle palme e degli ulivi che vengono benedetti e portati nelle case.
E’ un gesto semplice, ma molto significativo.
I fedeli ci tengono a conservare nelle case i ramoscelli di ulivo benedetti, che non sono certamente un gran portafortuna, ma un segno che esprime una certa sacralità.
Ulivo è simbolo di pace e conservarlo in famiglia diventa un modo per dire che in quella casa si desidera che regni la pace del Signore.
Il frutto dell’ulivo è segno di abbondanza, di fecondità e diventa quindi certezza della benedizione di Dio su quella famiglia.
Ulivo è una pianta sempreverde, segno della vita che non muore e diventa così anche stimolo alla speranza.

In questa domenica però si legge anche il Vangelo che ricorda l’unzione di Betania, quando Maria, sorella di Lazzaro, unse i piedi di Gesù con un preziosissimo unguento, il nardo e, come dice bene l’evangelista Giovanni, tutta la casa fu profumata dal nardo.
Quel profumo si espande ancora nelle nostre comunità, là dove c’è l’amore, l’accoglienza, la bontà e la tenerezza.
“Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza” così si è espresso il Papa Francesco nella omelia di inizio del suo ministero petrino il 19 marzo.
Sull’aria stagnante dell’egoismo, dell’intransigenza, della supponenza; sul vento impetuoso del nervosismo, del correre all’impazzata, magari calpestando chi ci ostacola, si alza  il profumo della BONTA’ e della TENEREZZA, che pur non avendo la pesantezza dell’aria stagnante e il vigore del vento impetuoso, ha la capacità di penetrare nel profondo dei cuori e cambiare radicalmente l’atmosfera.

L’ulivo nella case porti a tutti la pace e susciti in ogni famiglia propositi veri di bontà e di tenerezza.


Ultimo aggiornamento (Martedì 03 Novembre 2020 22:49)