DonnaVIVERE LA PASQUA

Gesù chiama così sua Madre alle nozze di Cana e così anche dall’alto della croce quando la invita ad accogliere Giovanni come suo figlio e la affida a Giovanni.
Donna: sembra un termine indefinito e quasi poco rispettoso e invece ha un grande valore! In quel “donna” ogni donna riconosce la sua dignità di persona che ha una sua libertà, una sua identità.
E Gesù rivolge quel titolo proprio a sua Madre, che è anche una sua creatura, ma che nutre per lei rispetto, amore, predilezione.
In quel “donna” ogni donna riconosce la propria diversità, la propria complementarietà nei confronti dell’uomo.
E’ questa femminilità che dà valore alla mascolinità, come la mascolinità dà valore alla femminilità.
Gesù, il figlio di Dio, non ha provato vergogna di avere accanto un uomo e una donna perché potesse crescere bene.
Dice Papa Francesco:”La differenza tra uomo e donna non è per la contrapposizione o la subordinazione, ma per la comunione e la pro-creazione” e, mercoledì 29 aprile si è anche spinto oltre affermando che “è uno scandalo pagare di meno la donna che svolge lo stesso lavoro dell’uomo”.
In questo mese di maggio 2015 la nostra Comunità Pastorale ha pensato bene di guardare a Maria considerandola anzitutto come DONNA.

La commissione sociale si è impegnata a organizzare tre incontri presso il salone teatro di Omate proprio sul tema DONNE NULLA SENZA di LORO con questo programma:

Martedì 5 Silvia Landra (presidente Azione Cattolica Milanese) ci intratterrà sul tema:Tra eguaglianza e differenza: alla ricerca di un equilibrio in famiglia.
Lunedì 11 Chiara Tintori, (della rivista Aggiornamenti Sociali) ci illustrerà il tema: Donne e lavoro: un puzzle da comporre.
Martedì 26 Antonella Fucecchi (giornalista) ci aiuterà a dare concretezza alle parole di Paolo VI° “Donna, spetta a te salvare la pace nel mondo!”

Ultimo aggiornamento (Lunedì 04 Maggio 2015 06:13)