Famiglia: Piccoli Gesti quotidiani, miracoli d'amore!“La fede apre la “finestra” alla presenza operante dello Spirito e ci dimostra che, come la felicità, la santità è sempre legata ai piccoli gesti.
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome – dice Gesù, piccolo gesto – non perderà la sua ricompensa» (Mc 9,41).
Sono gesti minimi, che uno impara a casa; gesti di famiglia che si perdono nell’anonimato della quotidianità, ma che rendono ogni giorno diverso dall’altro.
Sono gesti di madre, di nonna, di padre, di nonno, di figlio, di fratello.
Sono gesti di tenerezza, di affetto, di compassione.
Gesti come il piatto caldo di chi aspetta a cenare, come la prima colazione presto di chi sa accompagnare nell’alzarsi all’alba.
Sono gesti familiari.
E’ la benedizione prima di dormire e l’abbraccio al ritorno da una lunga giornata di lavoro.
L’amore si esprime in piccole cose, nell’attenzione ai dettagli di ogni giorno che fanno sì che la vita abbia sempre sapore di casa.
La fede cresce quando è vissuta e plasmata dall’amore.
Perciò le nostre famiglie, le nostre case sono autentiche Chiese domestiche: sono il luogo adatto in cui la fede diventa vita e la vita cresce nella fede.
Gesù ci invita a non ostacolare questi piccoli gesti miracolosi, anzi, vuole che li provochiamo, che li facciamo crescere, che accompagniamo la vita così come ci si presenta, aiutando a suscitare tutti i piccoli gesti di amore, segni della sua presenza viva e operante nel nostro mondo.
Questo atteggiamento a cui siamo invitati ci porta a domandarci, oggi, qui, al termine di questa festa: come stiamo lavorando per vivere questa logica nelle nostre famiglie e nelle nostre società?, che tipo di mondo vogliamo lasciare ai nostri figli (cfr Laudato si’, 160)?
Non possiamo rispondere noi da soli a queste domande.
E’ lo Spirito che ci chiama e ci sfida a rispondere ad esse con la grande famiglia umana.
Noi cristiani, discepoli del Signore, chiediamo alle famiglie del mondo che ci aiutino.
Siamo tanti oggi a partecipare a questa celebrazione, e questo è già in sé stesso qualcosa di profetico, una specie di miracolo nel mondo di oggi, che è stanco di inventare nuove divisioni, nuove rotture, nuovi disastri.
Magari fossimo tutti profeti! Magari ciascuno di noi si aprisse ai miracoli dell’amore per il bene della propria famiglia e di tutte le famiglie del mondo – e sto parlando di miracoli d’amore –, e per poter così superare lo scandalo di un amore meschino e sfiduciato, chiuso in se stesso, senza pazienza con gli altri!
Vi lascio come domanda, perché ciascuno risponda – perché ho detto la parola “impaziente”: a casa mia, si grida o si parla con amore e tenerezza?
E’ un buon modo di misurare il nostro amore”.
(Papa Francesco alle famiglie a Filadelfia)

Ultimo aggiornamento (Lunedì 05 Ottobre 2015 06:59)