Santi in FamigliaE’ appena terminato il Sinodo sulla FAMIGLIA, dove evidentemente non si è discusso soltanto se dare la Comunione ai divorziati, ma si è soprattutto ribadito, con forza, la centralità della famiglia sia nel tessuto sociale, come nella vita della comunità cristiana.
Tra le tante cose emerse nel documento finale dei Vescovi, sottolineo due aspetti:

La famiglia “soggetto” della vita pastorale nella Chiesa.
Si dice che la politica abbia dimenticato la famiglia per puntare l’attenzione su altre realtà.
Ma la Chiesa ha sempre messo al centro la famiglia?
Sono innegabili l’attenzione e l’interesse, (adesso poi con i nuovi programmi di catechesi la famiglia è spesso coinvolta), ma non sempre la famiglia è “soggetto”, cioè protagonista!
Per esempio quante iniziative sono programmate tenendo come punto di riferimento la vita familiare, i ritmi odierni del lavoro?
Un richiamo per impostare la pastorale tenendo conto di questo è oggi più che mai fondamentale!

La famiglia luogo di crescita nella fede: la fede non si coltiva altrove, ma nella famiglia stessa: lì s’impara a pregare, lì ci si educa al rispetto, alla collaborazione, lì ci si allena all’accoglienza, al perdono: “Grembo di gioie e di prove, la famiglia è la prima e fondamentale scuola di umanità”.
Il fatto che durante il Sinodo il Papa Francesco abbia proclamato santi i coniugi Martin (genitori di S. Teresa di Liseux) è un segno per dire che la vita matrimoniale è essa stessa una via per raggiungere la santità.
Nel rito del matrimonio infatti si prega per gli sposi perché “accolgano il dono del matrimonio, nuova via della loro santificazione”.
Auguri a tutte le famiglie, perché anche in mezzo a tante difficoltà sappiano essere validi punti di riferimento; dice il documento finale del Sinodo: “Per quanto ferita possa essere la famiglia, essa può sempre crescere a partire dall’amore”.
Buon cammino!

Ultimo aggiornamento (Lunedì 02 Novembre 2015 07:54)