E’ iniziato l’anno santo della misericordia con l’apertura della porta santa in S. Petro e con le bellissime celebrazioni di martedì pomeriggio nelle nostre tre parrocchie.
Chi ha partecipato ha ricevuto un pieghevole con indicate le opere di misericordia corporale e spirituale, con invito a fare della misericordia la linea guida per tutto questo anno giubilare.
Avremo modo durante tutto l’anno di riflettere e di proporre concretamente come realizzare oggi tale misericordia, dando così la possibilità alla comunità intera di essere sempre più testimone dell’amore misericordioso di Gesù, che ancora oggi si china sull’uomo attraverso l’azione dei suoi discepoli.
Ecco come si esprime Papa Francesco “L’architrave che sorregge la vita della Chiesa è la misericordia.
Tutto della sua azione pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia.
La credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore misericordioso e compassionevole.
La Chiesa « vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia ».
Forse per tanto tempo abbiamo dimenticato di indicare e di vivere la via della misericordia.
La tentazione, da una parte, di pretendere sempre e solo la giustizia ha fatto dimenticare che questa è il primo passo, necessario e indispensabile, ma la Chiesa ha bisogno di andare oltre per raggiungere una meta più alta e più significativa.
Dall’altra parte, è triste dover vedere come l’esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre più diradata.
Perfino la parola stessa in alcuni momenti sembra svanire.
Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in un deserto desolato.
È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono.
È il tempo del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli.
Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza.”
(Misericordiae vultus n. 10)