Ripartire dalla Domenica“RICOSTRUIRE” è un verbo che abbiamo sentito pronunciare tante volte in questi tempi del dopo terremoto.
E’ diventata una parola d’ordine, declinata in tante sfaccettature: ricostruire subito, ricostruire qui, come prima…
Siamo anche noi all’inizio del nuovo anno pastorale 2016-2017 e certamente non si tratta di ricostruire, ma di RIPARTIRE.
Le ferie ci hanno inevitabilmente fatto rallentare il ritmo pastorale e adesso si tratta di rimetterci in moto con entusiasmo e voglia.
Come parroco responsabile della Comunità Casa di Betania ritengo opportuno ripartire dalla liturgia della domenica, che è ancora l’occasione per incontrare la maggior parte dei credenti e per far giungere a tanti quel messaggio di vita che sprizza dal Vangelo di Gesù e che può ancora oggi riportare vivacità e verità nella nostra società.
Mi hanno impressionato le parole di don Ermes Ronchi pronunciate in occasione dell’introduzione alla Settimana Liturgica che si svolge ogni anno in Italia.
“La nostra cristianità è a un bivio, vedo molti cristiani anche consapevoli e impegnati disertare la liturgia, dove si consuma il sacro, il fatto religioso, ma non si consegna speranza ai fedeli… celebrazioni senza patos, senza sorrisi e noiose.
Eppure Dio non è noioso!
Credo che le chiese si svuotino per noia e per stanchezza; non per contestazioni di dottrina o accuse alle istituzioni, non per scandali, ma per stanchezze; non per i drammi della vita o per il rifiuto di Dio, ma per noia.
Dio può morire di noia nelle nostre chiese… la liturgia viva incide il cuore…
Una liturgia è sana quando è bella, senza sciatteria. Una sobria bellezza: che significa semplificare la nebbia di parole, il linguaggio da prontuario, l’ovvietà riciclata, e andare al nocciolo, al cuore semplice della fede. E usare le parole che tiri fuori da dentro, che sono diventate carne e sangue.
Solo quelle sono vere!”
E’ la sfida che lancio a tutti coloro che si occupano di liturgia (preti e laici) perché non facciano mancare mai quel tocco di bellezza e gioiosità che invoglia ad ascoltare, pregare, cantare e offrirsi come Gesù al Padre nella gioia di sentirsi famiglia di Dio.

Ultimo aggiornamento (Lunedì 05 Settembre 2016 10:49)