Amate i Vostri NemiciE’ Gesù che lo dice e lo propone ai suoi discepoli, a noi che ci diciamo cristiani.
Parola provocante come sempre, ma che spesso cade nel vago perché non sempre è chiaro chi è “il nemico”.
Sempre in questo brano di vangelo Gesù cerca di dare l’identikit del nemico: “Chi odia, chi maledice, chi vi tratta male”.
E’ chiaro che ciascuno, guardando chi ha di fronte, considera nemico chi si comporta in quel modo.
Il guaio è che qualche volta si eccede e allora basta che uno ti faccia notare che non puoi fumare in un certo ambiente, subito diventi un nemico da calpestare e riempire di pugni e calci per fargliela pagare.
Così pure capita che qualcuno ti dica in faccia quello che pensa nei tuoi confronti e subito quello lo vedi come un rivale, come uno che farebbe bene a stare zitto e a pensare agli affari suoi, uno cui magari farai fatica a porgergli il saluto.
Se poi ti accorgi che qualcuno la pensa diversamente da te nel risolvere i vari problemi della società, quello diventa uno della “sponda opposta”, uno che non capisce niente, uno da abbattere perché è tuo avversario.
L’odio, la vendetta, la violenza e l’offesa sono le conseguenze logiche di chi non coglie l’altro come persona che vale come te, che ha la testa e il cuore come te, che è libero di pensare e agire come te.
Ancora una volta Gesù, che conosce a fondo il cuore dell’uomo, ci indica una strada difficile, ma efficace, che ti fa volare alto!
Porgere l’altra guancia non vuol dire fare lo zerbino di chiunque, ma capire che il male si vince solo con il bene, sempre.
L’anno della misericordia, con i continui richiami di Papa Francesco, ci ha insegnato proprio questo: ” Nutrirsi della misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio” Che non sia proprio questa la strada per un mondo veramente nuovo, per una società di veri fratelli?

Ultimo aggiornamento (Lunedì 03 Ottobre 2016 07:52)