FAMIGLIE IN VIAGGIO CON BRICIOLE DI SPERANZA IN TASCA Oggi festeggiamo la giornata della famiglia e tanti anniversari di matrimonio, ma se guardiamo oltre il nostro territorio ci rendiamo conto che contemporaneamente famiglie e giovani soli, provenienti da lontano, si trovano in viaggio verso l’Europa alla ricerca di un luogo sicuro, spinti dal coraggio di sperare che una vita migliore è possibile.
In collaborazione con le ACLI del decanato, abbiamo invitato il giornalista di Radio 24 GIAMPAOLO MUSUMECI presso l’Oratorio beato Padre Clemente Vismara di Agrate Brianza nella serata del 31 Gennaio, alle 21.
Ascolteremo la Sua sorprendente esperienza di reporter e fotografo freelance sul fenomeno dei molti che intraprendono viaggi davvero pericolosi per sfuggire a conflitti, persecuzioni, disastri naturali, cambiamenti climatici, violenze, povertà estrema e condizioni di vita indegne e chi di noi non farebbe lo stesso?
Due settimane fa abbiamo seguito con ansia l’odissea dei 49 passeggeri a bordo di due navi che, dopo aver percorso il Mediterraneo per 19 giorni in attesa di autorizzazione allo sbarco, sono approdati finalmente a Malta per essere accolti da otto Paesi europei.
Fra essi l’Italia dove ne sono arrivati una decina, sottratti alla morte, grazie alla disponibilità della Diaconia Valdese che ha messo a disposizione ogni centesimo necessario per non far pesare la loro accoglienza sul bilancio dello Stato togliendo così ogni alibi agli untori dell’odio.
La scorsa settimana abbiamo saputo di un gommone con 120 persone di cui se ne sono salvate tre.
Dall’inizio dell’anno sono oltre 200 le vittime del mare!.
Sembra un bollettino di guerra che ci obbliga a costatare come ci si dimentica un po’ troppo spesso che «ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo, il quale si identifica con lo straniero accolto o rifiutato di ogni epoca» (papa Francesco).
Evidentemente non bastano i numerosi inviti del Papa ad “accogliere, proteggere, promuovere e integrare” i migranti e i rifugiati con una risposta comune e globale, che tenga conto della complessità dei fenomeni migratori.
I giovani della Rete missionaria di Agrate, lo scorso settembre, hanno diffuso un testo intitolato “noi non ci stiamo” per sensibilizzare soprattutto i loro coetanei «sulla gravità estrema di ciò che sta succedendo nel nostro Paese e in un'Europa che sta giocando con la vita di migliaia di persone migranti».
Chiediamoci quindi in che misura siamo d’accordo con Papa Francesco sulla necessità di un cambio di atteggiamento per superare l’indifferenza e antepor-re a paure ingiustificate il vero bene della gente attraverso una generosa accoglienza!
Chiediamoci che tipo di Cristianesimo stiamo testimoniando !
Commissione di Pastorale sociale

Ultimo aggiornamento (Lunedì 28 Gennaio 2019 06:56)