Querida AmazoniaE’ uscita in settimana l’Esortazione Apostolica di Papa Francesco a conclusione del sinodo sull’Amazzonia dal titolo Querida Amazonia.
Querida è una parola che in portoghese ha un significato molto grande, speciale che non si può tradurre.
Esprime insieme amore, tenerezza, conoscenza, cura, protezione, passione, affetto in abbondanza.
Praticamente è la sintesi e l’anima stessa dell’Esortazione, ed è non solo la rotta per un percorso attraverso l’Amazzonia, ma anche la via sulla quale il Papa sta tirando il carro di tutta la chiesa da sette anni.
Tanto per indicare che questa è la strada, ci ha portati in Amazzonia per farcelo capire, dato che questa terra “è anche nostra” considerando che è vitale per noi dell’umanità e riguarda anche la Chiesa universale e le sue problematiche.
In essa Papa Francesco manifesta quattro sogni:
* UN SOGNO SOCIALE Sogno un’Amazzonia che lotti per i diritti dei più poveri, dei popoli originari, degli ultimi, dove la loro voce sia ascoltata e la loro dignità sia promossa.
* UN SOGNO CULTURALE Sogno un’Amazzonia che difenda la ricchezza culturale che la distingue, dove risplende in forme tanto varie la bellezza umana.
* UN SOGNO ECOLOGICO Sogno un’Amazzonia che custodisca gelosamente l’irresistibile bellezza naturale che l’adorna, la vita traboccante che riempie i suoi fiumi e le sue foreste.
* UN SOGNO ECCLESIALE Sogno comunità cristiane capaci di impegnarsi e di incarnarsi in Amazzonia, fino al punto di donare alla Chiesa nuovi volti con tratti amazzonici.
“Il Santo Padre è stato profetico e coraggioso.
Ha denunciato senza mezzi termini il sistema predatorio di sfruttamento che divora la foresta e i suoi popoli. Non ha avuto paura, nel farlo, di risultare “scomodo” per poteri economici e politici dal peso enorme.
Per loro l’Amazzonia è merce per arricchirsi.
Per Francesco è soggetto amato” “E’ una poesia d’amore proclamata a tutta la Chiesa universale e a tutte le persone di buona volontà.
Un poema che piange per i crimini e le ingiustizie e che prova meraviglia contemplando la bellezza di queste giungle e dei suoi abitanti”.