Grazie, Famiglia!In questo tempo di pandemia, dove sembra che tutto scivoli via, dove sembra che si stiano sfaldando i nostri rapporti, c’è una realtà che rimane in piedi: la famiglia!
Se guardiamo la storia: quante pandemie hanno distrutto intere generazioni, quante guerre hanno falciato fior di giovani, quanti disastri naturali hanno eliminato intere regioni…eppure le famiglie hanno sofferto, subito, ma hanno resistito e sempre si sono voltate indietro le maniche dando via alla ripresa con coraggio.
A loro il nostro grazie più sincero: grazie a tanti papà che non hanno paura del freddo, del gelo e portano con sé i figli nel loro pellegrinare in cerca di un posto migliore.
Grazie a tante mamme che non si perdono d’animo nel tenere insieme i propri figli denutriti, infreddoliti… è lo spettacolo che ogni giorno vediamo alla TV, famiglie intere protette da pochi stracci e senza una valida speranza di futuro.
E, senza andare lontano e guardando dentro la nostra realtà, quanto amore e quanta passione scopriamo nelle nostre case: la pazienza di tener dietro ai malati di alzaimer, il coraggio di stare vicino a chi soffre di SLA, la sofferenza di mamma e papà che non vedono uno sbocco lavorativo per i propri figli eppure, li tengono vicini in casa…
Grazie per quelle famiglie che si fanno carico dei bimbi altrui per educarli, sostenerli e dare loro un futuro migliore.
Il tessuto sociale tiene perché c’è la famiglia!
Dispiace però vedere come da tante parti è poco apprezzata e si cerca di destabilizzarla in funzione di nuove ideologie dove viene messo in risalto l’individuo con le proprie esigenze che spesso schiacciano o eliminano la storia precedente.
Certamente non si tratta di ancorarsi ai vecchi schemi, ma neanche eliminare il tutto in nome di una modernità che non valorizza le persone, ma le riduce ad essere anonime e uniformi.
La festa della Santa Famiglia di Nazaret diventi per noi stimolo ad essere come famiglia elemento positivo per un mondo migliore.