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Soffio di Pace
Dopo poco più di un anno dalla fiaccolata per la pace a Caponago e dopo tante altre manifestazioni, marce, concerti in Italia e in altri paesi europei, dobbiamo ammetterlo, non sono stati raggiunti i risultati sperati perché la guerra russo-ucraina continua.
E' recente però la notizia della "missione di pace" intrapresa da Papa Francesco e affidata al Cardinale Zuppi il quale afferma che non è impossibile trovare percorsi di pace.
Possiamo quindi sperare che un soffio di pace si faccia strada in mezzo a bombardamenti, morti e separazioni?
Chi non è giovanissimo ricorda il poster in bianco e nero pubblicato per protestare contro la lunga guerra del Vietnam (1955-1975).
Raffigurava un soldato che cade all'indietro, colpito, quasi inginocchiato, con le braccia aperte verso il cielo e le mani anch'esse aperte che abbandonano il mitra.
In alto, a destra del poster, un semplice interrogativo: "why ?"( perché?).
È sempre lo stesso interrogativo che dal profondo del cuore urliamo anche noi oggi, moltiplicando il nostro grido per ogni guerra presente nel mondo, più o meno lontana da noi.
Papa Francesco non si stanca di ricordarci con estrema chiarezza che "con la guerra sempre si perde. L 'unico modo di vincere una guerra è non farla."
Ci sentiamo tutti interrogati sul perché non si possa vivere ovunque nella pace e nel rispetto dell' «altro».
Sì, è proprio la relazione con l' «altro» che sconvolge le nostre certezze, i nostri programmi, le nostre aspettative.
Vorremmo rispondere tutti "no alla guerra", ma non c'è fiaccolata che tenga, né concerto, né iniziativa per la pace se non esiste una volontà concreta di fare la pace, una pace che parte dal cuore, una pace che "richiede coraggio, molto di più che per fare la guerra.
Ci vuole coraggio per dire sì all'incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza" (Papa Francesco).
Se davvero il nostro desiderio di fare la pace fosse sincero allora seguirebbero scelte coerenti in grado di trascinare anche la politica, intesa come servizio orientato solamente verso quel bene comune che cerca la PACE, non sogno irraggiungibile, ma realtà "una realtà mobile e da generare ad ogni stagione della civiltà, come il pane di cui ci nutriamo, frutto della terra e della divina Provvidenza, ma opera dell'uomo lavoratore" (San Paolo VI).
La nostra speranza è che ognuno di noi lavori ogni giorno con la passione necessaria, quale "artigiano della pace" , perché tutti possano vivere respirando a pieni polmoni aria di pace di cui, per ora, avvertiamo solo il soffio.
Ultimo aggiornamento (Lunedì 05 Giugno 2023 15:46)