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Approfitto di questo ultimo numero del CdB7, prima della sospensione estiva della sua diffusione, per rivolgere un caro saluto ai parrocchiani di sant'Eusebio, san Zenone e santa Giuliana e all'intera Comunita Pastorale Casa ...
23 Giugno 2025, 12.23

"SENZA PAURA, UNITI MANO NELLA MANO CON D10 E TRA DI NOi ANDIAMO AV ANTI! SIAMO DISCEPOLI DI CRISTO. CRISTO CI PRECEDE".
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17 Giugno 2025, 08.14

Giovedi 19 giugno alle ore 20.30, ci ritroveremo a Ornate per celebrare insieme la Solennita del Corpus Domini, una festa molto importante per tutti i cristiani.
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09 Giugno 2025, 08.13

Al via l'oratorio estivo 2025
Lunedi 9 giugno prende ufficialmente ii via l'oratorio estivo 2025, che quest'anno porta un titolo forte e ricco di significato: "Toc Toc: io sono con voi tutti i giorni ".
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03 Giugno 2025, 12.52

La Comunita Pastorale Casa di Betania si stringe domenica 8 giugno in un abbraccio di riconoscenza e gioia attomo a due figure che hanno segnato profondamente ii cammino spirituale di tante persone: Don Lorenzo Radaelli, che ...
26 Maggio 2025, 07.44

Ogni anno, quando maggio sboccia con i suoi colori e profumi, la Comunita Casa di Betania rinnova un appuntamento caro e atteso: ii pellegrinaggio al Santuario di Caravaggio.
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Noi Siamo Argilla

Ciascuno pensa di essere nel tempo peggiore, ma ci consola sapere che anche altri, in altri tempi, hanno avuto la stessa impressione.
Ascoltiamo cosa diceva il profeta Isaia 500 anni prima di Cristo:
Ecco, Signore, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura, e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia; tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi siamo opera delle tue mani.
Signore, non adirarti fino all'estremo, non ricordarti per sempre dell'iniquità.
Ecco, guarda: tutti siamo tuo popolo.
(Isaia 64,4-8)
E’ un profeta sconsolato, si sente membra di un popolo fragile come delle foglie secche, sporco come un panno immondo… però sa di essere come argilla nelle mani del suo Creatore, colui che plasma.
Che bello pensare a un Dio che ci prende in mano, tocca la nostra realtà negativa e ci plasma, ci fa belli!
L’importante è lasciarsi plasmare, accettare anche quei colpi di pollice che ti fanno male, ma che ti “formano”.
Quali sono questi colpi che oggi ci toccano e facciamo fatica a lasciarci plasmare? - pensiamo a quanti avvertimenti ci giungono per farci capire che stiamo distruggendo la natura e si continua imperterriti a non amarla - pensiamo ai disastri delle guerre e quanta fatica a fare la pace, a intessere un dialogo - pensiamo al degrado dei nostri rapporti e sembra aumentare la maleducazione, l’arroganza…
Se fossimo molli come l’argilla qualcosa cambierebbe, ma forse siamo rigidi come il ferro e così non bastano più i “colpi di pollice” del Signore?