Ultimi Articoli
14 Aprile 2024, 18.22
È importante che ciascuno si senta chiamato alla formazione del prossimo Consiglio Pastorale della Comunità Pastorale (CPCP) perché possa svolgere sempre più adeguatamente i compiti per i quali è stato pensato dalla Chiesa ...
08 Aprile 2024, 10.18
Sono nel Consiglio Pastorale da diversi anni.
Aderendo all'invito dei sacerdoti che chiedevano collaborazione, mi sono sentita interpellata e mi sono resa disponibile cercando di mettere del tempo a disposizione della Comunità. ...
25 Marzo 2024, 11.33
Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illuminarti, per rafforzarti, per liberarti».
Quando diciamo che questo annuncio è «il primo», ciò ...
18 Marzo 2024, 17.24
Ho già avuto modo di dire che mi piace molto il nome dato alla Comunità “Casa di Betania” perché evoca una realtà ampia e dinamica, un luogo nel quale ci si trova bene.
Don Mauro, che ricordiamo con affetto ...
11 Marzo 2024, 09.45
Come già ricordava il Card. Tettamanzi, «le scelte che oggi stiamo maturando non sono [quindi] una ritirata strategica a fronte delle difficoltà e del :venir meno delle forze, né un qualche ingegnoso artificio istituzionale ...
04 Marzo 2024, 09.08
Rinnovo dei Consigli pastorali/I
Cosa si intende per Comunità pastorale
Per Comunità pastorale si intende «una forma di unità pastorale tra più parrocchie ( di solito di una città o di un comune con ·almeno ...
26 Febbraio 2024, 12.30
Noi cattolici siamo originali.
Siamo originali: mentre la tendenza diffusa è cercare di evitare responsabilità e fastidi, ci facciamo avanti per assumere responsabilità.
Sentiamo la bellezza e il dovere di essere là ...
Vieni, Signore Gesù!
Oggi 15 novembre inizia il tempo di AVVENTO in preparazione alla festa del Santo Natale e ripeteremo tante volte questa invocazione Vieni, Signore Gesù!
Con quale spirito la diremo?
Con quali aspettative la pregheremo?
Con quali preoccupazioni la invocheremo?
Nella situazione attuale penso che invocheremo la presenza positiva del Signore perché ci aiuti a superare la pandemia del Covid.
Anche in questi casi si potrebbe dire:” Dio vede che stiamo soffrendo, perché non ci degna di uno sguardo, perché non si muove anche Lui in nostro favore, visto che siamo tutti sue creature e figli suoi?”.
Liberiamo la mente e il cuore dal pensare ad un intervento risolutore dal cielo, perché il Signore non è quello che interviene là dove ci sono le “mancanze” dell’uomo per risanarle.
Il Signore ci ha creati liberi e intelligenti e ci ha anche indicato la strada per risolvere i nostri problemi: la fraternità, il servizio, la ricerca del bene comune e la capacità di opporsi al malessere curando le varie precauzioni.
Si tratta di essere coerenti con noi stessi.
Certamente fa specie il constatare l’universalità della pandemia e vedere come non siamo capaci di fare unità contro di essa.
Le grandi potenze corrono per conto loro magari con la segreta convinzione di poter ricavare un utile per sé stessi.
Se cogliamo con più impegno l’invito di Papa Francesco a vivere la fraternità universale certamente qualche risultato positivo ci potrebbe essere.
E allora, nell’attesa che questo avvenga, ciascuno di noi ci metta del suo per cercare di prevenire, per quanto sia possibile, il male utilizzando tutti gli accorgimenti che si possono attuare, facendo crescere in noi stessi l’atteggiamento della solidarietà.
Con quale spirito la diremo?
Con quali aspettative la pregheremo?
Con quali preoccupazioni la invocheremo?
Nella situazione attuale penso che invocheremo la presenza positiva del Signore perché ci aiuti a superare la pandemia del Covid.
Anche in questi casi si potrebbe dire:” Dio vede che stiamo soffrendo, perché non ci degna di uno sguardo, perché non si muove anche Lui in nostro favore, visto che siamo tutti sue creature e figli suoi?”.
Liberiamo la mente e il cuore dal pensare ad un intervento risolutore dal cielo, perché il Signore non è quello che interviene là dove ci sono le “mancanze” dell’uomo per risanarle.
Il Signore ci ha creati liberi e intelligenti e ci ha anche indicato la strada per risolvere i nostri problemi: la fraternità, il servizio, la ricerca del bene comune e la capacità di opporsi al malessere curando le varie precauzioni.
Si tratta di essere coerenti con noi stessi.
Certamente fa specie il constatare l’universalità della pandemia e vedere come non siamo capaci di fare unità contro di essa.
Le grandi potenze corrono per conto loro magari con la segreta convinzione di poter ricavare un utile per sé stessi.
Se cogliamo con più impegno l’invito di Papa Francesco a vivere la fraternità universale certamente qualche risultato positivo ci potrebbe essere.
E allora, nell’attesa che questo avvenga, ciascuno di noi ci metta del suo per cercare di prevenire, per quanto sia possibile, il male utilizzando tutti gli accorgimenti che si possono attuare, facendo crescere in noi stessi l’atteggiamento della solidarietà.